Visto per lavorare in Canada: tutto quello che devi sapere
Pensando al Canada è difficile non evocare nella propria mente immagini di natura incontaminata, di laghi e fiumi, montagne e colline. Questo Paese non rappresenta solamente un paradiso per gli amanti della natura, ma rappresenta anche la scelta di vita di un gran numero di immigrati provenienti da tutto il mondo che decidono di trovare lavoro e trasferirsi definitivamente in Canada.
Paesaggi incantevoli, elevata attenzione a livello di sostenibilità ambientale, modernità delle strutture, qualità dei servizi, validità del sistema sanitario e opportunità lavorative non indifferenti sono i principali motivi che spingono ogni anno molte persone, soprattutto studenti e giovani in cerca di lavoro, a trasferirsi in questa zona del Nord America. Gli italiani residenti, non a caso, hanno ormai superato quota 25.000.
Indice
Visto lavorativo canadese: informazioni di base
Nella maggior parte dei casi, chi sceglie di spostarsi in Canada per trovare occupazione deve entrare in possesso di un visto lavorativo. All’interno del sito ufficiale del governo canadese è contenuto un modulo studiato appositamente. Inserendo nel modulo stesso la mansione e fornendo una serie di dati personali, è possibile per chiunque venire a conoscenza in tempo reale della necessità o meno di disporre di un visto.
Lo stesso sito è in grado di fornire una stima delle tempistiche, tenendo conto delle diverse tipologie di domanda. In linea di massima, per portare a termine l’intera procedura sono necessarie alcune settimane. Questo periodo è necessario per poter esaminare il possesso dei requisiti generali di idoneità.
Fanno parte di questi ultimi, sia la comprova del sostenimento economico che la volontà di sottostare a quanto previsto dalla legge canadese. È importante sottolineare come anche il mancato rispetto di uno soltanto di questi requisiti possa condurre al rigetto della domanda o, se il visto di lavoro canadese è già stato autorizzato, alla revoca dello stesso.
Elementi quali età, durata della permanenza e motivazioni alla base della stessa possono portare alla richiesta di requisiti differenti, e ad una conseguente variazione delle modalità di ottenimento del visto.
Chi ha intenzione di raggiungere il Canada per lavorare ha l’opportunità di trovare diverse offerte scrutando gli annunci sui siti specializzati. In alternativa può rivolgersi alle agenzie di reclutamento e all’Employment and Social Development Canada (ESDC).
Trovare lavoro in Canada ancora dall’Italia
Trovare lavoro già prima di raggiungere il suolo canadese è un modo per “accorciare” i tempi. In tal caso, infatti, il datore di lavoro potrà fungere da “garante”, facendosi carico della lunga trafila burocratica necessaria per regolarizzare la posizione.
Una volta inoltrata la domanda in base ad una apposita procedura, che verrà descritta in seguito, sarà l’ESDC a dichiarare legittima l’offerta di lavoro. Solo ottenuta l’autorizzazione sarà possibile richiedere il permesso di lavoro.
Arrivando in territorio canadese senza avere la garanzia di un posto di lavoro, se in possesso dei requisiti necessari si potrà formulare una richiesta per un permesso di lavoro “aperto”.
Se l’intenzione è solamente quella di recarsi in Canada per visitare il paese, limitandosi ad una permanenza inferiore ai 90 giorni, e in mancanza della volontà di cercare lavoro, non è necessario dotarsi di alcun Visto, bensì è sufficiente un eTA (autorizzazione di viaggi elettronica). Se, invece, il sogno è di trasferirsi per diverso tempo, districarsi tra i visti esistenti è fondamentale per garantirsi un futuro perfettamente legale.
Visto lavoro Canada: tutte le tipologie
Analizziamo ora tutte le tipologie di visto lavorativo esistenti.
Working Holiday Visa Canada
Tra i diversi visti a disposizione, ad aver raggiunto una grande popolarità negli ultimi anni è il “Working Holiday Visa Canada“. Tale visto viene concesso a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, purché il soggetto provenga da determinate nazioni appartenenti al vecchio continente. L’Italia fa parte dell’elenco delle nazioni abilitate.
Si caratterizza per una durata massima pari a 6 mesi e per il numero limitato disponibile per ogni paese che ne ha diritto. Ad esempio, l’Italia non può disporre di più di 1000 di questi visti ogni anno. Leggi l’articolo dedicato allo Working Holiday per più informazioni.
Study Permit
Agli studenti è rivolto lo Study Permit che, tuttavia, non può essere considerato un vero e proprio permesso di lavoro. In questo caso, il motivo principale del trasferimento deve rimanere lo studio, mentre l’occupazione è ritenuta un “beneficio” supplementare volto soprattutto a garantire un soggiorno più agevole nella fase di completamento della formazione. Si tratta di un’iniziativa valida per chi desidera fare esperienza all’estero negli anni dell’università.
Agli studenti che si recano in Canada per motivi di studio, non a caso viene suggerita la richiesta un permesso di studio. Così facendo, un eventuale prolungamento della permanenza non potrà far dar luogo ad alcun problema burocratico.
Permanent Resident Card
Uno dei visti più ambiti è la “Permanent Resident Card“, che permette di godere di un numero di diritti quasi paritario a quanto spettante ai cittadini nati in Canada. Può essere ottenuto attraverso diverse modalità, accomunate dalla complessità del procedimento.
Un lavoratore qualificato può ottenere la residenza permanente in seguito alla valutazione di una lunga serie di requisiti: età, livello scolastico e linguistico raggiunti, esperienze lavorative pregresse, stato della fedina penale e adattabilità alla vita sociale del nuovo Paese. In base a tali elementi il richiedente si vedrà attribuire un punteggio e solo raggiungendo una soglia minima avrà diritto alla Permanent Resident Card.
Gli investitori e gli imprenditori vengono fatti rientrare in una categoria, denominata “fascia business”, per la quale sono richiesti requisiti particolari: esperienza nel mondo degli affari, rete di affari di un certo ammontare e volontà di investire una cifra non inferiore ai CAD 400.000. Altre categorie per le quali è ammessa la richiesta della Permanent Resident Card comprendono casi di ricongiungimento familiare, nomine provinciali e adozioni internazionali.
Se, come indicato nel paragrafo precedente, alcune nazioni possono fare affidamento su particolari accordi per l’ingresso dei lavoratori provenienti dall’estero, altre hanno addirittura la possibilità di godere di un ingresso senza visti. Fanno parte dell’elenco gli Stati Uniti, i cui cittadini hanno diritto di varcare i confini con il Canada e di stabilirsi nel territorio senza dover sottostare ad alcun vincolo.
Visto di lavoro canadese per cittadini italiani
Prendendo in considerazione i cittadini italiani, questi ultimi per entrare in Canada non necessitano di un visto se la durata del periodo di lavoro è inferiore ai 180 giorni. Nella maggior parte dei casi si dovrà comunque essere in possesso dell’eTA Canada (electronic travel authorization).
Come per il visto, è possibile controllare sul sito dell’autorità federale per le politiche migratorie se sia necessario procedere alla richiesta di tale documento oppure visitare la pagina FAQ.
L’eTA si collega elettronicamente al passaporto, ed ha una durata che si estende per 5 anni (o fino alla scadenza del passaporto). È possibile richiederla online direttamente sul nostro sito tramite il modulo per la richiesta di visto eTA.
Visto lavorativo per studenti e neolaureati
I neolaureati presso un istituto canadese hanno facoltà di richiedere il visto aperto, già nominato in apertura dell’articolo. Tale documento consente loro di rimanere in Canada a lavorare.
La durata del visto è destinata a variare in base alla qualifica conseguita ma, in ogni caso, non potrà estendersi per un periodo superiore ai 3 anni.
Allo stesso modo un ragazzo che possieda un visto da studente può lavorare nel periodo degli studi senza essere obbligato ad ottenere altre tipologie di permesso, purché il lavoro lo impegni per un massimo di 20 ore settimanali. Nel periodo di pausa tra i semestri, invece, è ammesso il lavoro a tempo pieno.
Visto per lavori a breve termine e stagionali
Rimangono ancora da esaminare alcuni casi particolari. Lavori come il part time, quelli stagionali e i contratti a tempo determinato, oltre alcuni lavori a breve termine, non richiedono alcun visto specifico.
Hanno diritto a questo vantaggio performer, artisti, atleti, chi è impegnato nel campo giornalistico e alcune particolari figure operanti nel settore pubblicitario. Una lista completa delle categorie che possono godere di tale “privilegio” è visualizzabile all’interno del sito ufficiale del governo canadese.
Altra figura che merita di essere presa in esame è quella del lavoratore agricolo stagionale. Sarà il datore di lavoro ad aiutare tali lavoratori nel compilare la domanda relativa al SAWP (acronimo di Seasonal Agricultural Worker Programme).
Lavorare in Canada: documenti necessari per ottenere il visto
Nei precedenti paragrafi sono state descritte nel dettaglio le varie tipologie di visto per lavorare esistenti, e quando sia possibile usufruire di una o dell’altra. Ora veniamo ad indicare i documenti da presentare al momento della richiesta, pena l’impossibilità di completare la procedura.
Oltre al modulo di richiesta del visto di lavoro (scaricabile online in pochi secondi) sono necessari:
- la lettera d’invito proveniente dall’impresa o dall’ente canadese presso il quale il lavoratore è stato assunto;
- una seconda lettera che descriva le qualifiche professionali riconosciute allo stesso (tale lettera, inevitabilmente, dovrà provenire dall’azienda presso il quale il lavoratore si trovava occupato prima di trasferirsi);
- passaporto (deve essere in corso di validità da almeno 180 giorni);
- 2 foto tessera;
- curriculum vitae aggiornato;
- documento indicante il salario che il lavoratore andrà a percepire;
- certificati penali.
In merito a questi ultimi è bene specificare come debbano essere relativi a tutti i paesi nei quali il richiedente è stato ospitato per un periodo superiore ai 6 mesi. In questo caso contano solamente per gli anni successivi al compimento del 18° anno d’età.
Documenti per imprenditori
Una procedura a parte è prevista per la figura degli imprenditori. In tal caso, infatti, il visto può essere ottenuto anche attraverso il programma apposito previsto per le startup. Sul sito del governo canadese è spiegato nel dettaglio come entrarne in possesso.
Un visto ulteriore è rilasciato agli imprenditori che dimostrino di poter fornire, attraverso la nuova attività, un servizio di valore, creando posti di lavoro e contribuendo a migliorare il livello dell’economia locale.
Per entrambi questi visti di lavoro “speciali” è necessario presentare un’offerta di lavoro autonomo all’interno del sistema di immigrazione, pagare la tassa prevista e fornire una serie di documenti specifici. Fortunatamente, il completamento dell’intero processo può avvenire online, velocizzando in tal modo le tempistiche.
Un discorso a parte lo merita il visto turistico. Come appare già chiaro dal nome attribuito a tale autorizzazione, a poterne usufruire è chi entra in territorio canadese da vero e proprio turista.
Questo documento è ottenibile con una tempistica ridotta e in modo più semplice rispetto alle altre tipologie previste. Il visto turistico consente unicamente di risiedere nel paese per un massimo di 3 mesi senza prevedere la possibilità di lavorare. Al termine dei 180 giorni è comunque possibile chiedere un rinnovo per ulteriori 3 mesi.
Per beneficiare di tale estensione, come alternativa alla compilazione della domanda da effettuarsi presso le autorità competenti è ammessa la possibilità di uscire dai confini nazionali, e di farvi rientro successivamente.
Come funziona in Québec
Lavorare in Canada significa anche essere in possesso di una carta riportante il Numero dell’Assicurazione Sociale (SIN), uno strumento utile in molte occasioni.
Una volta trovato lavoro, tuttavia, anche all’interno di questo paese non è escluso il rischio di perdere il posto faticosamente conquistato. Qualora questo dovesse avvenire l’Ufficio delle Risorse Umane e Sviluppo delle Capacità Canada è l’istituzione alla quale fare riferimento. Grazie al suo intervento si potranno infatti ottenere informazioni sui sussidi per la disoccupazione previsti, ottenendo i relativi pagamenti.
Un accenno finale è rivolto a chi desidera lavorare in Québec. In questo caso il soggetto interessato dovrà chiedere al proprio datore di lavoro di mettersi in contatto con il Ministère de l’Immigration et des Communautés Culturelles. Sarà quest’ultimo a fornire il CAQ, ossia il certificato d’accettazione del Québec. In seguito, l’ambasciata procederà all’emissione dell’autorizzazione al lavoro temporaneo sul territorio.
Conclusioni: perché andare a lavorare in Canada
L’economia canadese è riuscita a conquistare un ruolo di rilievo a livello mondiale. Infatti, ha portato il paese a risalire velocemente sia le classifiche che prendono in esame il reddito pro capite che quelle aventi per oggetto la qualità della vita.
Le misure del governo canadese e l’attenzione rivolta ai cittadini residenti nel territorio hanno permesso allo stesso Canada di continuare a crescere anche negli anni della crisi economica mondiale.
Ancora oggi sono diverse le opportunità a disposizione di chi è alla ricerca di lavoro. Le offerte provengono sia dal settore terziario (soprattutto dagli istituti bancari e dalle aziende operanti nel settore turistico) che dall’industria: molto attive sono l’industria del legname, l’agroalimentare, il settore informatico e le biotecnologie. Abbiamo dedicato un articolo esclusivamente alle professioni più richieste in Canada in questo momento e anche ad ulteriori alternative per trovare lavoro in Canada. Clicca e scopri di più.
Il fatto di poter comunicare ricorrendo a due lingue ormai conosciute dalla maggior parte degli studenti europei come l’inglese e il francese, l’esistenza di salari di buon livello e le possibilità imprenditoriali offerte da una nazione che punta molto sui giovani, ha portato molte persone a tentare la fortuna in Canada.